Il Piano di Lettura della Bibbia in 90 Giorni per Imprenditori

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Per gli imprenditori del regno che cercano un modo efficiente per leggere l’intera Bibbia, ascoltare una Bibbia audio e leggere libro per libro, completando la lettura in 90 giorni, può essere incredibilmente potente.

In questo articolo, condividerò sette motivi convincenti per cui gli imprenditori dovrebbero leggere tutta la Bibbia, un processo comprovato di lettura e ascolto in 90 giorni, e un piano di lettura cronologica che rivela la storia della salvezza di Dio.

Questo articolo è anche disponibile in inglese e in francese.

7 motivi per cui gli imprenditori dovrebbero leggere l’intera Bibbia

Come imprenditori cristiani, allineare il nostro lavoro con i propositi di Dio è cruciale. Immergersi nelle Scritture è un esercizio spirituale per guidarti in un viaggio trasformativo che può rimodellare il tuo rapporto con Dio e il tuo approccio al lavoro. Ecco sette motivi convincenti per cui leggere tutta la Bibbia può cambiare la tua vita e il tuo lavoro:

Approfondire la tua relazione con Dio. Dio si rivela a noi come Padre, Figlio e Spirito Santo attraverso le pagine della Scrittura. Leggendo l’intera Bibbia, non solo acquisisci una comprensione completa del carattere di Dio e del suo incredibile amore per te, ma approfondisci anche la tua intimità con lui. Questa crescente relazione è fondamentale per la tua crescita spirituale, dandoti la forza per affrontare le complessità dell’imprenditoria.

Acquisire saggezza divina. La Bibbia è la guida definitiva per la vita e il lavoro, offrendo principi senza tempo per lo sviluppo personale e della leadership. Immergendoti nelle Scritture, accedi alla saggezza di Dio. Questa saggezza, conosciuta in ebraico come chochmah, è un attributo di Dio che egli condivide con noi; è l’applicazione pratica delle conoscenze e competenze per creare una vita che onori Dio e che benefici gli altri. Applicando i principi biblici nelle tue attività imprenditoriali, sarai guidato a prendere decisioni che riflettono la volontà di Dio, costruendo un’impresa che serve gli altri con integrità ed eccellenza. Ciò significa che i tuoi prodotti, servizi e pratiche etiche diventeranno una testimonianza della saggezza di Dio all’opera nel mercato, contribuendo a una vita fiorente per te e per coloro che ti circondano.

Comprendere la tua identità. Le Scritture rivelano che siamo creati a immagine di Dio, chiamati alla gestione fiduciaria, ma profondamente bisognosi della sua grazia a causa del nostro peccato. Questa doppia realtà modella la tua identità come imprenditore cristiano, favorendo sia la fiducia che l’umiltà. Approfondendo la Bibbia, ottieni chiarezza sul tuo scopo divino, riconoscendo che la tua attività è una chiamata di gestire con creatività e integrità in dipendenza da Dio. Abbracciare la tua identità in Cristo ti aiuta a guidare con un equilibrio tra audacia e umiltà, sempre consapevole del bisogno di redenzione di Dio in tutti gli aspetti del tuo lavoro.

Ottenere una prospettiva del regno. Leggere l’intera Bibbia ti permette di cogliere la grande narrativa del piano redentivo di Dio. Questa prospettiva più ampia sposta il tuo focus dal temporale all’eterno, sfidandoti ad allineare le pratiche della tua attività con i valori del regno di Dio. Come leader aziendale, questa prospettiva del regno ti invita a coltivare una cultura organizzativa che rifletta il carattere di Cristo, valorizzi il servizio e favorisca il benessere umano. Il tuo lavoro diventa una piattaforma per avanzare i propositi di Dio nel mondo.

Allineare la tua attività con la volontà di Dio. La lettura regolare della Bibbia è essenziale per discernere la volontà di Dio per la tua vita e il tuo lavoro. Mentre ti immergi nelle Scritture, sviluppi un atteggiamento di ascolto, sintonizzando il tuo cuore alla voce di Dio sia nelle decisioni personali che professionali. La Bibbia agisce come una salvaguardia, assicurandoti che i tuoi sforzi imprenditoriali siano in linea con la volontà di Dio, perché lo Spirito non ti dirà mai di fare qualcosa che contraddica la sua Parola. Questo allineamento, anche se a volte scomodo o impegnativo, è cruciale per onorare Dio in tutto ciò che fai, anche quando richiede decisioni difficili o controcorrente.

Trovare forza e incoraggiamento. La Bibbia è piena di storie di fede, perseveranza e fedeltà di Dio — narrazioni particolarmente rilevanti per gli alti e bassi dell’imprenditoria. Questi racconti ti ricordano che Dio è potente nella tua debolezza e che la sua grazia è sufficiente in ogni sfida che affronti. Immergendoti nelle Scritture, trovi forza e incoraggiamento, sapendo che lo stesso Dio che ha sostenuto gli eroi biblici è con te nel tuo cammino imprenditoriale.

Sviluppare disciplina spirituale. Leggere l’intera Bibbia richiede impegno e costanza — qualità inestimabili sia nella tua vita spirituale che nelle tue iniziative imprenditoriali. Lo Spirito Santo, che dimora nei credenti, usa le Scritture per santificarti e permetterti di vivere rettamente. Mentre ti confronti con la Parola, ti apri alla guida e alla trasformazione dello Spirito, diventando sempre più simile a Cristo nel tuo carattere e nella tua leadership. Questa disciplina spirituale arricchisce la tua relazione con Dio e ti prepara a guidare la tua attività con integrità e scopo.

Abbiamo esplorato i sette motivi convincenti per cui gli imprenditori dovrebbero leggere l’intera Bibbia. Ora, permettimi di guidarti attraverso il mio processo per riuscirci in solo 90 giorni.

Un processo di lettura della Bibbia in 90 giorni che funziona

Come pastora e imprenditrice, vorrei raccomandarti il metodo che utilizzo fin dalla mia prima lettura integrale della Bibbia. Questo approccio si è dimostrato estremamente efficace, e continuo a seguirlo ogni anno per rinfrescare la mia comprensione e mantenere un legame profondo con le Scritture.

Elementi Chiave:

Leggere velocemente, completando la Bibbia in 90 giorni. Le Bibbie protestanti richiedono generalmente 75-90 ore di ascolto, mentre le Bibbie cattoliche od ortodosse possono richiedere più tempo. Dedicando in media un’ora al giorno alla lettura e all’ascolto, potrai completare la Bibbia in circa tre mesi.

Ascoltare e leggere contemporaneamente. Ascoltare una Bibbia audio mentre segui nella tua Bibbia cartacea o sull’app ti permette di mantenere un ritmo costante e dinamico, rendendo possibile completare l’intera Bibbia in 90 giorni. La narrazione audio guida il processo di lettura, assicurando di coprire ampie sezioni delle Scritture in modo efficiente, migliorando allo stesso tempo la comprensione e la ritenzione. Combinando ascolto e lettura, crei un’esperienza concentrata e immersiva che approfondisce il tuo coinvolgimento con la Parola di Dio.

Leggere ogni libro in 1-2 sessioni. Completare ogni libro in 1-2 sessioni ti aiuta a cogliere il filo rosso della storia della salvezza, a comprendere come Dio sta portando avanti i suoi scopi redentivi nonostante la ribellione umana, e ad apprezzare ogni libro come un’opera letteraria con la sua voce e il suo contesto. Questo approccio può richiedere di riservare 2-2,5 ore a giorni alterni, ma mantenere lo slancio è fondamentale. I tempi di lettura sono indicati nel Piano di Lettura della Bibbia riportato di seguito, anche se la comprensione può variare; le narrazioni dell’Antico Testamento sono generalmente più facili da seguire rispetto agli scritti teologici densi di Paolo.

Il processo in 3 passi per ogni libro:

  1. Guarda un video introduttivo. Inizia guardando il video di BibleProject.com (Panoramiche dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento) relativo al libro che stai per leggere. Questi video concisi, disponibili in italiano, offrono un contesto utile, delineano la struttura del libro e ne evidenziano i temi chiave.
  2. Ascolta e leggi. Ascolta la Bibbia audio mentre segui nella tua Bibbia stampata o sull’app. Cerca di completare ogni libro in una sola seduta se possibile, due al massimo, per coglierne la narrativa e il messaggio. Si può completare la maggior parte dei libri biblici in una lettura di 2-2,5 ore o meno. Alcuni libri richiedono 4-5 ore e possono essere suddivisi in due sedute.
  3. Studia il libro. Dopo aver completato ogni libro, studialo con il nostro KE Studio Biblico per Imprenditori (in arrivo). Questo ti aiuterà a riflettere sui temi biblici e teologici del libro, esplorando le implicazioni per l’imprenditorialità, la leadership e il lavoro, applicandole al tuo percorso professionale.

Rifletti durante la lettura: Dov’è Dio in questa storia? L’obiettivo principale è familiarizzare con la narrazione biblica degli eventi, ma anche considerare la trama: Dove si trova la presenza di Dio in questa storia? Cosa sta facendo Dio? Cosa ci insegna questo su Dio? Questo è ciò che la rende teologia. Inoltre, esplora come l’autore umano ha strutturato il libro per trasmettere il suo messaggio. Rimani aperto a come Dio potrebbe parlarti attraverso la sua Parola, guidando i tuoi passi come imprenditore cristiano.

Trova una traduzione con audio

Per iniziare oggi il tuo piano di lettura della Bibbia in 90 giorni, scegli una traduzione affidabile nella tua lingua che offre anche una versione audio che risuona con te.

Su piattaforme come YouVersion (Bible.com) e Bible.is troverai traduzioni gratuite della Bibbia in numerose lingue moderne, così come nelle lingue bibliche, molte delle quali con audio integrato. Queste piattaforme offrono sia versioni drammatizzate che narrate, con testo e audio sincronizzati per un’esperienza di lettura senza interruzioni. In alternativa, negozi di audiolibri offrono Bibbie audio scaricabili se preferisci l’accesso offline.

Una volta scelta una Bibbia che ti piace, dedica un momento alla ricerca della traduzione per assicurarti che sia di alta qualità. Una traduzione affidabile in genere soddisfa i seguenti criteri:

  • Creata da esperti biblici con solide credenziali,
  • Tradotta direttamente dai manoscritti originali in ebraico, aramaico e greco,
  • Abbastanza recente da incorporare le ultime scoperte accademiche,
  • Bilancia accuratezza e leggibilità, trasmettendo fedelmente il significato originale in un linguaggio contemporaneo.

Un buon segno di una traduzione affidabile è il suo ampio uso tra le grandi chiese protestanti, cattoliche o ortodosse. Tieni presente che molte lingue europee moderne hanno traduzioni ben fatte, più che adeguate per i nostri scopi come imprenditori cristiani e per la nostra crescita spirituale personale.

Questo è il processo per leggere l’intera Bibbia in 90 giorni. Di seguito troverai il piano di lettura della Bibbia in ordine cronologico per guidarti in questo percorso.

Il piano di lettura della Bibbia in 90 giorni in ordine cronologico per epoche (Libri completi)

Questo piano di lettura organizza la Bibbia secondo l’ordine cronologico degli eventi descritti. L’Antico Testamento è disposto per epoche storiche, integrando la letteratura profetica e sapienziale per offrire un contesto più ricco e rivelare la grande narrativa del piano redentivo di Dio. Questo si differenzia dall’ordine della tua Bibbia, dove i libri sono raggruppati per genere letterario. Il Nuovo Testamento segue una sequenza cronologica che si allinea con i Vangeli, gli Atti, le Lettere di Paolo, le Lettere Generali e l’Apocalisse.

Si prega di notare che le date e le tempistiche fornite si basano sul consenso accademico e possono variare in base a diverse interpretazioni. Questo piano è pensato per fornire un quadro generale per comprendere la sequenza e il contesto degli eventi e degli scritti biblici.

Antico Testamento

Creazione, storia antica ed era patriarcale (Prima del 1700 a.C.)

Torah/Pentateuco: Genesi (4h)

Letteratura sapienziale: Giobbe (1h 45m)

La Genesi è un racconto fondativo che va dalla creazione del mondo alle origini della nazione di Israele. Copre eventi chiave come la creazione, la caduta dell’umanità, il diluvio e le vite dei patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. I temi includono la sovranità di Dio, la benedizione e il mandato di gestione fiduciaria di tutta l’umanità, l’alleanza e l’inizio del piano di redenzione di Dio. Gli eventi della Genesi sono tradizionalmente datati a un periodo che va da un tempo preistorico sconosciuto fino a circa il 1700 a.C.

Giobbe è un’esplorazione poetica e filosofica della sofferenza umana e della giustizia divina. Il libro presenta un dialogo tra Giobbe e i suoi amici mentre cercano di capire le ragioni delle intense sofferenze di Giobbe. Solleva domande profonde sulla fede, la giustizia e la natura di Dio. Anche se la sua ambientazione esatta è dibattuta, è spesso collocato nel periodo patriarcale a causa dei suoi temi di antica sapienza.

Esodo e peregrinazione nel deserto (1700-1400 a.C.)

Torah/Pentateuco: Esodo (3h), Levitico (2h), Numeri (3h), Deuteronomio (2h 45m)

L’Esodo racconta la schiavitù degli Israeliti in Egitto, la loro drammatica liberazione attraverso le dieci piaghe e il loro viaggio verso la terra promessa. I temi centrali includono la liberazione da parte di Dio, l’alleanza e la legge, culminando nella consegna dei Dieci Comandamenti sul Monte Sinai. Gli eventi sono tradizionalmente datati tra il 1700 e il 1400 a.C., anche se alcuni propongono una datazione successiva intorno al 1300-1200 a.C.

Il Levitico si concentra sulle leggi date a Israele, in particolare riguardo al culto, alla santità e alla vita etica. Il libro sottolinea la santità di Dio e la necessità dell’espiazione.

Numeri registra i 40 anni di peregrinazione di Israele nel deserto, segnati da ribellioni, punizioni e preparativi per l’ingresso nella terra promessa. Sottolinea i temi della fede, dell’obbedienza e della guida di Dio.

Il Deuteronomio presenta i discorsi finali di Mosè a una nuova generazione di Israeliti, riassumendo la legge e rinnovando l’alleanza. I temi includono l’obbedienza, le benedizioni, le maledizioni e la centralità della legge di Dio nella vita di Israele.

Per quanto riguarda la composizione del Pentateuco, oggi c’è un ampio consenso su una redazione finale tardiva del testo a partire da un nucleo o cicli narrativi più antichi. Tuttavia, le opinioni differiscono sui dettagli, inclusa la cronologia precisa e la natura dei processi redazionali coinvolti. In particolare, le porzioni deuteronomistiche e il materiale sacerdotale potrebbero essere stati aggiunti o significativamente rivisti durante il periodo monarchico tardo, esilico o post-esilico, riflettendo una fase successiva dello sviluppo teologico e storico all’interno della comunità israelita.

Conquista e giudici (1400-1050 a.C.)

Libri storici: Giosuè (1h 45m), Giudici (1h 45m), Rut (15m)

Giosuè descrive la conquista di Canaan da parte degli Israeliti e l’insediamento nella terra promessa sotto la leadership di Giosuè, sottolineando la fedeltà di Dio nel mantenere le sue promesse. I temi includono la guida divina, il giudizio e l’importanza dell’obbedienza al patto. Questo periodo è generalmente datato dal 1400 al 1050 a.C.

Giudici racconta un periodo turbolento nella storia d’Israele, caratterizzato da cicli di peccato, oppressione, pentimento e liberazione. Il libro mette in evidenza le conseguenze della disobbedienza d’Israele e la necessità di una leadership giusta.

Rut è una breve narrazione che racconta la storia di una donna moabita che diventa un’antenata del re Davide. I temi includono la lealtà, la redenzione e la provvidenza di Dio.

Regno unito (1050-930 a.C.)

Libri storici: 1 Samuele (2h 30m), 2 Samuele (2h), 1 Cronache (2h)

Letteratura sapienziale: Salmi (5h), Proverbi (1h 45m), Cantico dei Cantici (20m)

1 Samuele e 2 Samuele raccontano l’istituzione e l’apice della monarchia d’Israele, coprendo i regni di Saul, Davide e i primi anni di Salomone con la costruzione del primo tempio. I temi includono la leadership, la fedeltà al patto e la sovranità di Dio nell’istituzione della regalità. Questi eventi sono generalmente datati dal 1050 al 930 a.C.

1 Cronache fornisce una nuova narrazione della storia da Adamo a Davide, sottolineando il patto di Dio con Davide e l’importanza del culto nel tempio.

I Salmi sono una raccolta di 150 poesie, inni e preghiere attribuiti a Davide e ad altri, che esprimono una vasta gamma di emozioni, dal lamento alla lode. I temi includono il culto, la fiducia in Dio e la fedeltà di Dio nella storia d’Israele.

Proverbi è una raccolta di detti saggi attribuiti a Salomone e ad altri, che offrono una guida pratica su come vivere una vita giusta e morale. I temi includono il timore del Signore, la saggezza e le conseguenze delle proprie azioni.

Il Cantico dei Cantici è un dialogo poetico che celebra l’amore e la relazione intima tra una sposa e uno sposo, spesso interpretato allegoricamente come l’amore tra Dio e il suo popolo.

Regno diviso ed epoca pre-esilica (930-586 a.C.)

Libri storici: 1 Re (2h 15m), 2 Re (2h 15m), 2 Cronache (2h 15m),

Profeti maggiori: Isaia (4h), Geremia (4h 30m), Lamentazioni (20m)

Profeti minori (pre-esilici): Osea (30m), Gioele (15m), Amos (25m), Abdia (5m), Giona (10m), Michea (20m), Naum (10m), Abacuc (10m), Sofonia (10m)

1 Re e 2 Re narrano la divisione di Israele in due regni dopo la morte di Salomone e tracciano la successiva storia di Israele e Giuda. I libri evidenziano una lunga serie di re, molti dei quali condussero il popolo nell’idolatria, oppressione e ingiustizia sociale, suscitando l’ira di Dio. Nonostante il patto di Dio con Israele, entrambi i regni si allontanarono ripetutamente da lui, portando ai ministeri di profeti come Elia ed Eliseo, che chiamavano alla conversione. La narrazione culmina nella caduta del Regno del Nord a opera degli Assiri nel 722 a.C. e nella caduta di Giuda con la distruzione del primo tempio da parte di Babilonia nel 586 a.C. I temi principali includono la fedeltà al patto, le conseguenze della disobbedienza e il ruolo cruciale della profezia nel richiamare il popolo a Dio.

2 Cronache parallelizza la narrazione dei Re ma si concentra maggiormente su Giuda, il tempio e la linea davidica, evidenziando le riforme religiose di alcuni re fedeli. Tuttavia, il cronista sottolinea che neanche queste riforme poterono prevenire la caduta finale a causa della persistente idolatria e ingiustizia.

Si prega di notare che la trama del proposito redentivo di Dio continua attraverso i profeti maggiori, come Isaia e Geremia. Essi parlano ampiamente dell’ira di Dio contro l’idolatria e l’ingiustizia sociale, invitando al pentimento, avvertendo del giudizio imminente, offrendo al contempo speranza per una futura restaurazione.

Isaia è uno dei libri profetici più significativi dell’Antico Testamento, tradizionalmente attribuito al profeta Isaia, che visse nell’VIII secolo a.C. Tuttavia, la critica moderna spesso divide il libro in tre sezioni basate su contesti storici e temi distinti.
Il Proto-Isaia (capitoli 1-39) è generalmente attribuito al profeta Isaia originale, che predicò in Giuda durante il periodo preesilico, avvertendo del giudizio imminente e offrendo speranza per un futuro regno messianico.
Il Deutero-Isaia (capitoli 40-55), si ritiene, sia stato scritto durante l’esilio babilonese, offrendo conforto agli israeliti esiliati e proclamando la prossima liberazione da parte di un servo del Signore.
Infine, il Trito-Isaia (capitoli 56-66) è associato al periodo postesilico sotto la guida di Esdra e Neemia, affrontando le sfide della ricostruzione della comunità e del rinnovamento della fede in una Gerusalemme restaurata. Insieme, queste tre sezioni forniscono una narrativa estesa di giudizio, speranza e restaurazione, riflettendo le circostanze in evoluzione e gli sviluppi teologici di Israele dall’VIII al VI secolo a.C.

Geremia è uno dei profeti maggiori dell’Antico Testamento, noto per i suoi potenti messaggi di giudizio e speranza durante uno dei periodi più tumultuosi della storia di Israele. Profetizzò dal 627 al 586 a.C., attraversando i regni degli ultimi cinque re di Giuda e testimoniando la caduta di Gerusalemme e la distruzione del tempio da parte dei Babilonesi. Il ministero di Geremia fu segnato da una profonda sofferenza personale, poiché spesso veniva respinto, perseguitato e imprigionato per il suo messaggio che l’infedeltà di Giuda a Dio avrebbe portato alla sua rovina.
Geremia trasmise anche profondi messaggi di speranza, sottolineando l’alleanza duratura di Dio con Israele. Egli preannunciò una futura restaurazione e l’istituzione di una nuova alleanza, in cui la legge di Dio sarebbe stata scritta nei cuori delle persone, piuttosto che su tavole di pietra. Questa visione di un rinnovato rapporto tra Dio e il suo popolo è vista come un precursore del concetto neotestamentario di salvezza attraverso Cristo.
Le Lamentazioni, attribuite a Geremia, piangono la caduta di Gerusalemme nel 586 a.C. I temi includono pentimento, giustizia e fedeltà di Dio.

I Profeti Minori durante quest’epoca hanno trasmesso messaggi di avvertimento e speranza. I loro temi spesso includono il giudizio di Dio contro il peccato, l’invito al pentimento e la promessa di restaurazione. Le date esatte dei loro ministeri variano, ma generalmente si collocano tra l’VIII e il VI secolo a.C.

Giona racconta la storia del profeta Giona, che viene chiamato da Dio a predicare il pentimento alla città nemica di Ninive. Invece di obbedire, Giona fugge, dando origine a una sequenza drammatica in cui viene inghiottito da un grande pesce. Dopo tre giorni, Giona finalmente obbedisce e trasmette il messaggio di Dio, portando al pentimento della città. Nonostante questo successo, Giona lotta con la misericordia di Dio verso coloro che considera indegni. Il libro enfatizza i temi della compassione divina, dell’universalità dell’amore di Dio e della tensione tra giustizia e perdono. Offre anche un potente promemoria che la chiamata e i propositi di Dio si estendono oltre i confini di Israele, abbracciando anche le persone e i luoghi più improbabili.

Questo periodo preesilico, ricco di attività profetica, si stima sia durato dal 930 al 586 a.C.

Periodo dell’esilio (586-538 a.C.)

Profeti Maggiori: Ezechiele (3h 30m), Daniele (1h 15m)

Ezechiele fu scritto durante l’esilio babilonese e offre visioni della gloria di Dio, del giudizio contro le nazioni e della promessa di restaurazione di Israele. Inizialmente, Ezechiele vede una visione della gloria di Dio mentre si trova in esilio, simboleggiando la continua presenza di Dio con il suo popolo. Poi vede la partenza della gloria di Dio dal tempio di Gerusalemme a causa dell’idolatria del popolo, un segno del giudizio divino. I temi principali includono la sovranità di Dio, la santità e il rinnovamento del Suo popolo.

Daniele combina la narrativa storica delle esperienze di Daniele alla corte babilonese e le sue visioni apocalittiche, offrendo uno sguardo sulla sovranità di Dio sui regni terreni e sul suo piano finale per il futuro del mondo, inclusa una visione del “Figlio dell’uomo” a cui è dato il dominio e l’autorità su tutte le nazioni. Il libro è tradizionalmente datato al VI secolo a.C.

L’esilio babilonese è generalmente considerato durato dal 586 al 538 a.C.

Epoca post-esilica / persiana (538-400 a.C.)

Libri storici: Esdra (45m), Neemia (1h), Ester (30m)

Profeti minori (post-esilici): Aggeo (10 min), Zaccaria (40m), Malachia (15m)

Letteratura sapienziale (post-esilica): Ecclesiaste (30m)

Esdra e Neemia raccontano il ritorno degli esuli ebrei a Gerusalemme, la costruzione del secondo tempio e la restaurazione della comunità. I temi includono il rinnovamento dell’alleanza, la fedeltà e l’importanza del culto.

Ester narra la storia di una regina ebrea in Persia che salva il suo popolo dal genocidio. I temi includono la provvidenza di Dio e il coraggio di difendere ciò che è giusto.

Aggeo e Zaccaria incoraggiano gli esuli ritornati a ricostruire il tempio e a rimanere fedeli a Dio. Malachia invita a un rinnovato impegno verso Dio di fronte all’apatia spirituale.

Ecclesiaste esplora il significato della vita, mettendo in discussione il valore delle imprese umane in un mondo apparentemente ingiusto. I temi includono la futilità delle aspirazioni terrene e l’invito a temere Dio. Sebbene tradizionalmente attribuito a Salomone, il libro è ampiamente considerato come composto durante l’epoca persiana o agli inizi di quella ellenistica, a causa delle sue riflessioni distintive sulle questioni esistenziali e del suo approccio filosofico.

Si stima che quest’epoca sia durata dal 538 al 400 a.C.

Periodo intertestamentario (400-4 a.C.)

Letture suggerite dal deuterocanonico cattolico e ortodosso, e dagli apocrifi:

Libri storici: 1 Maccabei (3h), 2 Maccabei (2h 30m), 1 Esdra (1h 30m), Giuditta (1h 30m), Tobia (1h)

Letteratura sapienziale: Sapienza di Salomone (1h 30m), Siracide (Ecclesiastico) (3h)

Letteratura profetica e apocalittica: 1 Enoch (5h), 2 Esdra (2h), Baruc (45m)

Testi aggiuntivi: Aggiunte a Daniele (1h), Aggiunte a Ester (30m), Preghiera di Manasse (10m), Salmo 151 (5m), 3 Maccabei (1h)

Questo periodo, spesso chiamato i “400 anni di silenzio,” fu un’epoca di significativi sviluppi politici, sociali e religiosi, che prepararono il terreno per l’era del Nuovo Testamento. Questo periodo cruciale nella storia ebraica vide l’ascesa e la caduta dell’Impero persiano, la conquista di Alessandro Magno e la successiva ellenizzazione, la rivolta dei Maccabei contro l’Impero seleucide, il dominio asmoneo e l’ascesa dell’Impero romano. Tradizionalmente è datato dal 400 al 4 a.C.

La letteratura di questo tempo riflette questi cambiamenti drammatici e il pensiero religioso in evoluzione che plasmò il mondo ebraico in cui sarebbe nato Gesù. Gli scritti di questo periodo sono considerati preziosi per comprendere il contesto che ha preceduto il Nuovo Testamento. Molte di queste opere, si pensa, siano state scritte tra il 200 a.C. e il 100 d.C., con alcune, come 1 Enoch, che sono compositi che includono materiale più antico.

1 e 2 Maccabei sono libri storici che raccontano la rivolta ebraica contro l’Impero seleucide nel II secolo a.C. 1 Maccabei offre un resoconto dettagliato e cronologico della rivolta dei Maccabei, mettendo in risalto la guida eroica di Giuda Maccabeo e dei suoi fratelli mentre combattono per l’indipendenza ebraica e la libertà religiosa. Sottolinea temi come la fedeltà alla legge, l’importanza della purezza religiosa e la lotta contro l’oppressione. 2 Maccabei, pur trattando alcuni degli stessi eventi, si concentra maggiormente su riflessioni teologiche, come il ruolo del martirio, la resurrezione dei morti e l’intervento diretto di Dio negli affari del suo popolo. Insieme, questi libri celebrano la resistenza ebraica e la preservazione della loro fede sotto intense persecuzioni.

Il Libro della Sapienza è un’opera profonda della letteratura sapienziale ebraica scritta in greco, probabilmente alla fine del I secolo a.C. o all’inizio del I secolo d.C. Il libro fonde elementi della filosofia ellenistica con il pensiero religioso ebraico, esplorando temi come la sapienza divina, la giustizia e l’immortalità. Riflette sulla natura della sapienza come emanazione di Dio, personificata come una forza guida nella creazione e negli affari umani. Il testo enfatizza la rettitudine di Dio, l’integrità morale richiesta ai credenti e il trionfo finale della virtù sul vizio. Le sue ricche immagini e riflessioni filosofiche mirano a offrire consolazione e incoraggiamento di fronte alle avversità e alla sofferenza.

Il Siracide (noto anche come Ecclesiastico) è una raccolta completa di insegnamenti etici e proverbi scritta da Gesù ben Sirach in ebraico intorno al 200-175 a.C. Questo libro sapienziale offre una guida pratica per vivere una vita retta e sottolinea l’importanza della sapienza, della pietà e del rispetto per la legge. A differenza di altri testi sapienziali, il Siracide include riflessioni sulla storia d’Israele, lodando i patriarchi e sottolineando il valore della tradizione e della comunità. Affronta vari aspetti della vita quotidiana, dalle relazioni interpersonali all’osservanza religiosa, evidenziando l’importanza della sapienza nel raggiungimento di una vita armoniosa e devota.

1 Enoch è un antico testo apocalittico ebraico, tradizionalmente attribuito alla figura biblica di Enoch, di cui si dice che camminasse con Dio. Sebbene non faccia parte delle Scritture canoniche per la maggior parte delle tradizioni cristiane, ha un’enorme importanza nel giudaismo del secondo tempio e nel pensiero cristiano primitivo, in particolare nell’esplorazione dei temi del giudizio divino, del destino dei malvagi e della ricompensa dei giusti. Il libro è composto da diverse sezioni distinte, tra cui il Libro dei Vigilanti, che descrive la caduta degli angeli ribelli, e il Libro delle Parabole, che introduce il concetto del “Figlio dell’Uomo” come figura messianica. 1 Enoch ha influenzato profondamente lo sviluppo dell’escatologia cristiana primitiva ed è menzionato nel Nuovo Testamento, in particolare nell’Epistola di Giuda.

2 Esdra è un testo apocalittico incluso nell’apocrifa, particolarmente nelle tradizioni ortodosse. Scritto alla fine del I secolo d.C., probabilmente in risposta alla distruzione del secondo tempio nel 70 d.C., il libro è una profonda riflessione sul problema del male, sulla giustizia di Dio e sul destino di Israele. Attraverso una serie di visioni, la figura centrale di Esdra esplora temi come il trionfo apparente della malvagità nel mondo, il giudizio divino, l’eventuale restaurazione di Israele e l’avvento di un’era messianica. 2 Esdra è notevole per la sua profondità filosofica e teologica, in particolare per la sua lotta con le questioni della sofferenza umana, della predestinazione e dell’aldilà, che hanno risuonato con i lettori attraverso i secoli.

Nuovo Testamento

La Vita di Gesù Cristo (4 a.C. – 30 d.C.)

Vangeli: Matteo (2h 30m), Marco (1h 30m), Luca (2h 30m), Giovanni (2h)

I quattro Vangeli presentano prospettive diverse sulla vita, il ministero, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Essi sottolineano temi come il regno di Dio, il compimento delle profezie dell’Antico Testamento, la natura del discepolato e la rivelazione di Dio attraverso Gesù Cristo.
Gesù di Nazareth probabilmente visse dal 4 a.C. al 30 d.C., con il suo ministero pubblico dal 27 al 30 d.C.; alcuni studiosi propongono date leggermente successive, con il ministero che inizia tra il 27 e il 29 d.C., e la sua crocifissione intorno al 30-33 d.C.

Il Vangelo di Matteo (scritto 80-90 d.C.) presenta Gesù come il Messia tanto atteso, il compimento delle profezie dell’Antico Testamento e il legittimo re d’Israele. Scritto principalmente per un pubblico ebraico, Matteo fa frequenti riferimenti alle scritture ebraiche per dimostrare come Gesù soddisfi le aspettative messianiche. Questo Vangelo è strutturato intorno a cinque grandi discorsi, che ricordano il Pentateuco, sottolineando Gesù come il nuovo Mosè che porta una nuova legge. I temi principali includono il regno dei cieli, il ruolo di Gesù come maestro e guaritore, e l’importanza della giustizia, della misericordia e del perdono. Matteo sottolinea anche la missione universale di Gesù, culminando nel grande mandato, dove Gesù comanda ai suoi discepoli di diffondere il Vangelo a tutte le nazioni.

Il Vangelo di Marco (65-70 d.C.) è il più breve e dinamico dei quattro Vangeli, spesso caratterizzato dal suo ritmo rapido e dall’uso frequente della parola “immediatamente.” Probabilmente scritto per un pubblico romano, Marco presenta Gesù come il servo sofferente e il Figlio di Dio che è venuto non per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come riscatto per molti. Marco enfatizza l’autorità di Gesù nei suoi insegnamenti, miracoli ed esorcismi, spesso ritraendo lo stupore delle folle e dei discepoli. Nonostante il suo potere, Gesù è descritto come una figura fraintesa e rifiutata, con un focus significativo sulla sua passione, morte e sulla tomba vuota che indica la sua risurrezione. Il Vangelo invita i lettori a riflettere sul costo del discepolato e sul mistero dell’identità di Gesù.

Il Vangelo di Luca (80-90 d.C.) è considerato la prima parte di Luca-Atti, tradizionalmente attribuito a Luca, un medico e compagno di Paolo. Questo Vangelo è rivolto a un pubblico gentile e mette in evidenza Gesù come il Salvatore di tutte le persone, indipendentemente dallo status sociale o dall’origine etnica. La narrazione di Luca propone un resoconto ordinato della vita di Gesù, includendo parabole uniche, come il buon samaritano e il figliol prodigo, che illustrano la misericordia e l’amore di Dio. È in Luca che Gesù parla più frequentemente di gestione delle risorse finanziarie, fiducia nella provvidenza divina, una mentalità minimalista e generosità rispetto a qualsiasi altro insegnamento. Il Vangelo di Luca enfatizza la compassione di Gesù, l’inclusività e l’attenzione per gli emarginati, ponendo particolare attenzione alle donne, ai poveri e agli emarginati sociali, e ritraendo Gesù come amico dei peccatori e guaritore dei feriti. L’accento posto da Luca sull’opera dello Spirito Santo e sul tema della gioia permea il testo, culminando nella risurrezione e ascensione di Gesù.

Il Vangelo di Giovanni (90-100 d.C.) si distingue dai Vangeli Sinottici (Matteo, Marco e Luca) per la sua struttura unica e la sua profondità teologica, concentrandosi sulla natura divina di Gesù Cristo. Scritto per ispirare fede e credenza, Giovanni presenta Gesù come il Verbo eterno (Logos) che era con Dio e che era Dio sin dall’inizio, enfatizzando la sua divinità attraverso una serie di affermazioni “Io sono” e segni miracolosi. Il Vangelo è ricco di simbolismo e metafore, presentando Gesù come la Luce del Mondo, il Pane della Vita, il Buon Pastore e la Vera Vite. La narrazione di Giovanni è profondamente riflessiva, focalizzandosi su temi come luce contro tenebre, fede contro incredulità e la relazione intima tra il Padre, il Figlio e i credenti. Il Vangelo culmina nella passione, morte e risurrezione di Gesù, con un chiaro invito a credere come via alla vita eterna.

La ricerca sul Gesù storico mira a ricostruire la vita e gli insegnamenti di Gesù di Nazareth. Applicando metodi storici e critici, si cerca di discernere la figura storica dalle interpretazioni teologiche, ovvero di distinguere Gesù di Nazareth dal Cristo della fede. Gli studiosi esaminano varie fonti, tra cui i Vangeli del Nuovo Testamento, riferimenti non cristiani e dati archeologici, per esplorare aspetti come il ruolo di Gesù come profeta, maestro e guaritore. Questa ricerca esamina l’autenticità dei suoi insegnamenti e parabole, valutandone il contesto storico e il loro impatto sui suoi seguaci e sul movimento cristiano primitivo. I dibattiti chiave includono se Gesù fosse consapevole della sua identità divina o se questa percezione sia emersa più tardi all’interno della chiesa. Il campo presenta anche una divisione tra pastori e studiosi: alcuni affermano la storicità dei Vangeli come resoconti di testimoni oculari, mentre altri ne mettono in dubbio l’affidabilità. Analizzando queste dimensioni, gli studi sul Gesù storico cercano di fornire una comprensione articolata della realtà storica di Gesù e dei fattori che hanno influenzato lo sviluppo del suo messaggio.

Chiesa primitiva e lettere paoline (30-67 d.C.)

Libro storico: Atti degli Apostoli (2h 30m)

Epistole paoline: Romani (1h), 1 Corinzi (1h), 2 Corinzi (45m), Galati (20m), Efesini (20m), Filippesi (18m), Colossesi (15m), 1 Tessalonicesi (15m), 2 Tessalonicesi (10m), 1 Timoteo (20m), 2 Timoteo (15m), Tito (10m), Filemone (5m)

Gli Atti degli Apostoli (scritti 80-90 d.C.) narrano la storia della chiesa primitiva e la diffusione del Vangelo approssimativamente dal 30 al 60 d.C., iniziando intorno al 30 d.C. con l’ascensione di Gesù dopo 40 giorni di insegnamento ai suoi discepoli sul regno di Dio, la venuta dello Spirito Santo a Pentecoste e la fondazione della chiesa primitiva a Gerusalemme. Gli Atti coprono i tre principali viaggi missionari di Paolo, approssimativamente dal 46 al 57 d.C. Il libro si conclude con l’imprigionamento di Paolo, il suo arrivo a Roma e il suo arresto domiciliare, datato intorno al 60 d.C. Tematicamente, gli Atti sottolineano la presenza e l’opera dello Spirito Santo, la formazione e l’espansione della chiesa, e l’adempimento del comando di Gesù di diffondere il Vangelo fino ai confini della terra; l’arrivo del Vangelo a Roma segna un traguardo significativo.

Le Epistole Paoline affrontano varie questioni nelle prime comunità cristiane, offrendo spunti teologici, guida pratica ed esortazioni. I temi includono la giustificazione per fede, la nostra identità in Cristo, l’etica cristiana, la natura della chiesa e la speranza della resurrezione. La vita di Paolo si estende approssimativamente dal 5 al 67 d.C., con il suo lavoro missionario attivo che si svolge principalmente tra il 46 e il 60 d.C.

Epistole Proto-Paoline (lettere indiscusse). Queste sono le lettere ampiamente accettate come autenticamente scritte da Paolo e datate durante la sua vita, in particolare durante i suoi viaggi missionari e la prigionia. Sono considerate di rappresentare il nucleo delle sue posizioni teologiche.

  • La Lettera ai Romani (55-58 d.C.), scritta dall’apostolo Paolo, è una delle epistole più complete e ricche dal punto di vista teologico nel Nuovo Testamento. Rivolta ai credenti di Roma, questa lettera presenta sistematicamente il vangelo di Gesù Cristo, sottolineando la giustizia che proviene da Dio e si riceve mediante la fede. Paolo inizia delineando il bisogno universale dell’umanità di salvezza a causa del peccato, per poi spiegare come la giustizia di Dio si riveli nella giustificazione dei credenti attraverso la fede in Cristo, al di là delle opere della legge. La lettera ai Romani affronta temi chiave come il ruolo della legge, il potere del peccato e della grazia, l’importanza della fede e la nuova vita del credente nello Spirito. Inoltre, discute la relazione tra Giudei e Gentili nel piano redentivo di Dio, culminando in un appello a vivere una vita trasformata caratterizzata da amore, umiltà e servizio. La lettera ai Romani è spesso considerata il capolavoro teologico di Paolo, offrendo una profonda esplorazione della dottrina cristiana e istruzioni pratiche per vivere la fede.
  • 1 Corinzi (53-54 d.C.) è una lettera pastorale che affronta varie questioni nella chiesa di Corinto, tra cui divisioni, immoralità e incomprensioni sui doni spirituali e sulla resurrezione. Paolo esorta all’unità, all’amore e a una condotta appropriata all’interno della comunità cristiana.
  • In 2 Corinzi (55-56 d.C.), Paolo difende la sua autorità apostolica e il suo ministero contro i critici, esprimendo al contempo profonda gratitudine e incoraggiamento ai credenti. Discute temi come la sofferenza, il conforto, la generosità e il potere trasformante della grazia di Dio.
  • Galati (48-50 d.C.) affronta la questione se i cristiani gentili debbano osservare la legge ebraica. Paolo difende la dottrina della giustificazione per sola fede e sottolinea la libertà cristiana dalla legge, sostenendo che i credenti sono giustificati per fede in Cristo e non per le opere della legge.
  • Filippesi (60-62 d.C., se scritta durante la prigionia di Paolo a Roma) è una lettera calorosa di incoraggiamento, in cui Paolo esprime gioia e gratitudine nonostante la sua prigionia. Egli esorta i credenti a vivere in umiltà, unità e gioia, modellando le loro vite sull’esempio di Cristo di servizio altruista.
  • In 1 Tessalonicesi (50-51 d.C.), Paolo incoraggia la giovane chiesa di Tessalonica a rimanere salda nella fede nonostante la persecuzione. Offre speranza attraverso la promessa del ritorno di Cristo e li esorta a vivere in santità e amore mentre attendono quel giorno.
  • Filemone (60-62 d.C., se scritta durante la prigionia di Paolo a Roma) è una lettera personale di Paolo a un proprietario cristiano di schiavi, Filemone, in cui lo esorta ad accogliere il suo schiavo fuggitivo, Onesimo, come un fratello in Cristo. L’appello di Paolo si basa sull’amore cristiano e sull’uguaglianza nel corpo di Cristo.

Epistole Deuteropaoline (lettere disputate). Queste lettere sono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni dubitano dell’autenticità paolina, datandole generalmente dopo la morte di Paolo e considerandole riflesso di sviluppi nella teologia cristiana primitiva e nella struttura della chiesa. Altri propongono un’ipotesi di co-autorialità, possibilmente durante la prigionia di Paolo a Efeso o successivamente.

  • Efesini sottolinea l’unità e la riconciliazione portate da Cristo, enfatizzando la chiesa come corpo di Cristo. Paolo incoraggia i credenti a vivere la loro nuova identità in Cristo, esortando all’unità, all’amore e alla maturità spirituale per edificare la chiesa.
  • In Colossesi, Paolo combatte falsi insegnamenti sottolineando la supremazia di Cristo nella creazione e nella redenzione. Egli incoraggia i credenti a rivolgere la mente alle cose di lassù e a vivere la loro fede con un carattere e delle relazioni simili a quelli di Cristo.
  • 2 Tessalonicesi approfondisce i temi della prima lettera, affrontando preoccupazioni riguardo al Giorno del Signore. Paolo corregge fraintendimenti sul tempo del ritorno di Cristo e incoraggia i credenti a continuare a lavorare diligentemente mentre aspettano.

Epistole Trito-Pauline (probabilmente pseudoepigrafe). Queste lettere sono considerate da molti studiosi come scritte a nome di Paolo da autori successivi, che solitamente le datano alla fine del I secolo o all’inizio del II secolo. Alcuni propongono una redazione tardiva di Paolo e considerano queste lettere come un mentorship ai suoi collaboratori.

  • 1 Timoteo è un’epistola pastorale in cui Paolo offre consigli a Timoteo su come guidare la chiesa di Efeso. Affronta temi come la leadership nella chiesa, la sana dottrina, il culto e i ruoli di uomini e donne nella chiesa.
  • 2 Timoteo, probabilmente l’ultima lettera di Paolo, è un messaggio personale e toccante indirizzato a Timoteo. Paolo lo incoraggia a rimanere fedele di fronte alle sofferenze, a custodire il vangelo e a continuare a predicare la Parola.
  • Tito fornisce istruzioni a Tito su come stabilire la leadership nella chiesa e insegnare la sana dottrina a Creta. Paolo sottolinea l’importanza delle buone opere come riflesso della fede del credente e del potere trasformativo della grazia di Dio.

Epistole generali e Apocalisse (60-95 d.C.)

Epistole generali: Ebrei (45m), Giacomo (20m), 1 Pietro (15m), 2 Pietro (10m), 1 Giovanni (20m), 2 Giovanni (5m), 3 Giovanni (5m), Giuda (5m)

Letteratura apocalittica: Apocalisse (1h 30m)

Le Epistole Generali, scritte da vari apostoli alle prime comunità cristiane sparse nell’Impero romano, si concentrano spesso sulla fede, sulla perseveranza sotto persecuzione e sugli avvertimenti contro i falsi insegnamenti. I temi includono la natura della fede, la resistenza nelle prove e la speranza nel ritorno di Cristo. La data stimata per la stesura di queste lettere è compresa tra il 45 e il 90 d.C.

La lettera agli Ebrei (60-70 d.C.) è un profondo trattato teologico che presenta Gesù Cristo come la rivelazione definitiva di Dio, superiore a tutti i precedenti intermediari, compresi gli angeli, Mosè e il sacerdozio levitico. Scritta per una comunità di cristiani ebrei che affrontavano persecuzioni e vacillavano nella fede, la lettera agli Ebrei sottolinea la superiorità della nuova alleanza di Cristo rispetto all’antica alleanza. Il libro intreccia magistralmente riferimenti all’Antico Testamento, in particolare dai Salmi e dalla Torah, per dimostrare che Gesù è il sommo sacerdote perfetto e il sacrificio finale, una volta per tutte, per i peccati. Tra i temi principali vi sono la perseveranza nella fede, l’importanza della resistenza di fronte alle prove e l’esortazione a rimanere saldi nella speranza del ritorno di Cristo. La lettera agli Ebrei è sia un incoraggiamento a rimanere fedeli sia una ricca esposizione del ruolo di Cristo nel piano redentivo di Dio, esortando i credenti ad avvicinarsi a Dio con fiducia attraverso Gesù, il mediatore di una migliore alleanza.

La lettera di Giacomo (45-62 d.C.), tradizionalmente attribuita a Giacomo, il fratello di Gesù, è una guida pratica per vivere la fede cristiana. Sottolinea l’importanza delle buone opere come prova di una fede genuina, offrendo consigli su questioni come il controllo della lingua, la cura dei poveri e il vivere con pazienza e umiltà. Giacomo sfida i credenti a vivere in coerenza con la loro fede professata, affermando che la fede senza opere è morta, e li incoraggia a cercare saggezza da Dio.

Le lettere di 1 e 2 Pietro sono attribuite all’apostolo Pietro e affrontano diverse sfide incontrate dai primi cristiani. 1 Pietro (60-64 d.C.) incoraggia i credenti a rimanere saldi di fronte alla persecuzione, sottolineando la speranza nella resurrezione di Cristo e l’invito a vivere vite sante. Offre conforto ricordando ai lettori la loro identità come popolo scelto da Dio. 2 Pietro (65-68 d.C.), probabilmente scritta successivamente, avverte contro i falsi maestri e sottolinea l’importanza della conoscenza, della crescita spirituale e della certezza del ritorno di Cristo, esortando i credenti a vivere in modo da riflettere la loro fede.

Le lettere di 1, 2 e 3 Giovanni sono brevi ma profonde epistole attribuite all’apostolo Giovanni, tradizionalmente ritenute scritte verso la fine del primo secolo. Queste lettere sottolineano l’indissolubile connessione tra la fede in Cristo, l’amore per gli altri e la ricerca della verità, offrendo orientamenti senza tempo per mantenere la fede e l’unità all’interno della comunità cristiana. In 1 Giovanni, l’autore enfatizza l’importanza di vivere nella luce della verità di Dio, la necessità di un amore genuino tra i credenti e l’assicurazione della vita eterna attraverso la fede in Gesù Cristo. Egli avverte contro i falsi insegnamenti che negano l’incarnazione di Cristo e invita i credenti a camminare nella giustizia.

La lettera di Giuda (60-80 d.C.), una breve lettera attribuita a Giuda, fratello di Giacomo e di Gesù, mette in guardia contro i falsi maestri che si sono infiltrati nella chiesa. Esorta i credenti a combattere per la fede e a rimanere saldi, offrendo sia un severo rimprovero per i comportamenti empi sia un incoraggiamento a perseverare nella fede.

Il libro dell’Apocalisse (90-95 d.C.), tradizionalmente attribuito all’Apostolo Giovanni durante il suo esilio sull’isola di Patmos, è un’opera apocalittica complessa e vivida. È unico nel Nuovo Testamento per il suo uso di un linguaggio simbolico e profetico per trasmettere i suoi messaggi. L’Apocalisse svela una lotta cosmica tra il bene e il male, raffigurando la vittoria finale di Cristo su Satana e le forze delle tenebre. Il libro è strutturato attorno a una serie di visioni che includono le lettere alle sette chiese, l’apertura dei sette sigilli, il suono delle sette trombe e lo spargimento delle sette coppe dell’ira di Dio.
Uno dei temi centrali dell’Apocalisse è la sovranità di Dio e la speranza di una nuova creazione. In mezzo a vivide descrizioni di giudizio, distruzione e guerra spirituale, il libro offre speranza ai cristiani perseguitati e rassicura i credenti della vittoria finale del regno di Dio. L’Apocalisse culmina nella visione di un nuovo cielo e una nuova terra, dove Dio dimora con il Suo popolo in una creazione restaurata, libera dal peccato, dalla sofferenza e dalla morte.

Congratulazioni per aver completato il Piano di Lettura della Bibbia di 90 giorni progettato per imprenditori! Seguendo questo approccio strutturato, hai acquisito una panoramica completa della Bibbia, che ti permette di vedere la grande narrativa della storia della salvezza e come ogni libro contribuisca al piano redentivo di Dio.

Questa conoscenza fondamentale non solo arricchisce la tua vita personale, ma ti prepara anche come leader nel mondo degli affari. Gli approfondimenti e la saggezza ottenuti da questa lettura biblica possono essere applicati a vari aspetti del tuo percorso imprenditoriale, aiutandoti ad affrontare le sfide con una comprensione e una prospettiva più profonde.


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